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Il secondo numero delle nostre monografie: Something we give you with...PRIDE!


Alle porte dell’Estate, quando le città si animano dei colori e dei valori del Pride, AIES sceglie di accendere i riflettori su un tema imprescindibile: il diritto universale alla cura e alla dignità, senza eccezioni né pregiudizi. Farlo oggi, in coincidenza con il Pride, non è solo un gesto simbolico, ma una dichiarazione concreta di impegno. È la conferma che la nostra idea di emergenza sanitaria va oltre la rapidità dell’intervento: si fonda sulla qualità relazionale, sull’umanità dei gesti, sulla competenza inclusiva di chi presta assistenza.

Con la pubblicazione della monografia “Gestione relazionale del paziente transessuale in emergenza sanitaria: dalla parola al tocco”, AIES offre agli operatori dell’urgenza una guida aggiornata, scientificamente validata e operativa per affrontare con rispetto e professionalità l’incontro clinico con la persona transgender. Un incontro spesso segnato da vulnerabilità, timori relazionali e vissuti di discriminazione anche in ambito sanitario.

Non possiamo ignorare che, per molte persone transgender, il contatto con il sistema sanitario rappresenta ancora un momento critico. Il misgendering, l’uso del “deadname”, il tocco non preceduto da spiegazioni, o lo sguardo disattento, possono trasformarsi in ferite invisibili che si sommano al quadro clinico, compromettendo l’efficacia dell’intervento. Per questo, ogni operatore ha il dovere, e il potere, di trasformare l’urgenza in un’occasione di equità, accoglienza e alleanza terapeutica.

AIES ribadisce che la competenza sanitaria non si misura solo nella correttezza tecnica, ma anche, e soprattutto, nella capacità di riconoscere la persona oltre il sintomo, nel rispetto autentico della sua identità e della sua esperienza.

Tutti hanno diritto alla cura e a un’interazione sanitaria che riconosca e valorizzi la loro identità. Ma vogliamo dirlo con maggiore precisione: ogni persona ha diritto a ricevere cure efficaci e un approccio comunicativo consapevole, coerente e rispettoso della propria identità vissuta, indipendentemente da genere, orientamento o storia personale.

In questa prospettiva, la monografia non è solo un documento tecnico: è un atto di responsabilità culturale, una tappa del nostro cammino verso una medicina dell’emergenza che sia insieme scientifica e umana. La pubblichiamo con orgoglio proprio in questo periodo, come segno tangibile della nostra adesione ai valori dell’inclusività, del rispetto, della giustizia sociale.

Che questa monografia, che abbiamo deciso di divulgare a tutti e non solo agli iscritti AIES, proprio perché ne riconosciamo per primi il valore, diventi uno strumento di lavoro quotidiano. Ma soprattutto, che sia una bussola etica per chi ogni giorno, nelle ambulanze, nei Pronto Soccorso, nelle centrali operative, incarna il volto concreto della sanità pubblica. Un volto capace di guardare ogni paziente per ciò che è: una persona, prima di tutto.


Roberto Romano

Presidente AIES – Accademia Italiana Emergenza Sanitaria








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