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📘 AIESMonografie | Vol. 1 - Num. 7 - 2025 -Monossido di Carbonio: Un “Killer Silenzioso” tra le Mura Domestiche. Un’Analisi delle Intossicazioni in Italia


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Il monossido di carbonio è un paradosso della medicina d’urgenza: ubiquitario, invisibile, prevenibile, eppure capace di generare cluster di casi gravi e, non di rado, decessi evitabili.


L’esposizione avviene soprattutto in ambienti di vita e lavoro dove la combustione è inefficiente o la ventilazione inadeguata. La stagionalità invernale, i picchi post-eventi meteorologici e l’uso improprio di generatori ne amplificano l’impatto.


Questo fascicolo nasce per fornire una rilettura integrata, clinica, tossicologica, organizzativa, di un “killer silenzioso” che continua a mettere alla prova i percorsi tempo-dipendenti dell’emergenza.


Questa monografia propone di “cucire” insieme prevenzione, clinica e sistema. Sul versante della sanità pubblica, la leva più potente resta la prevenzione primaria: manutenzione e verifica periodica degli impianti a combustione, aerazione degli ambienti, uso corretto di stufe/camini, rilevatori domestici di CO, e comunicazione del rischio nei periodi critici o dopo disastri/blackout. È un’agenda che chiama in causa ASL, Centri Antiveleni, Dipartimenti di Prevenzione, Protezione Civile, amministratori locali e mondo dell’istruzione.


Sul piano organizzativo, tre sono le priorità che questa opera vuole stimolare:

• Standardizzare l’“early management” preospedaliero: criteri di sospetto, estricazione e ventilazione degli ambienti, ossigenoterapia ad alto flusso, valutazione ABCDE con attenzione a neuro e cardiotossicità, attivazione dei Vigili del Fuoco e dei CAV quando indicato;

• Integrare le reti tempo-dipendenti con canali rapidi verso i centri OHB per i profili a rischio, definendo finestre operative e sistemi di trasporto dedicati;

• Istituire registri e tossico-vigilanza interoperabili (territorio-DEA-OHB) per quantificare il carico reale, i determinanti ambientali e le esiti a medio termine, alimentando feedback di qualità.


Infine, non possiamo ignorare il contesto macro-epidemiologico. Le stime globali più recenti confermano che l’onere di malattia da CO rimane significativo, con gradienti geografici e temporali pronunciati; in Europa, eventi meteorologici estremi e crisi energetiche possono modificare pattern di esposizione e comportamento, rendendo ancora più necessaria una preparedness intersettoriale.


La monografia, curata dal collega Marco Forni, rivolta a medici dell’emergenza, anestesisti-rianimatori, intensivisti, infermieri, tecnici e decisori, vuole essere uno strumento pratico e, allo stesso tempo, un invito all’azione: colmare gli ultimi “gap” tra evidenza e pratica, rafforzare i protocolli condivisi, misurare gli esiti che contano per pazienti e comunità.

Perché il CO è silenzioso, ma le nostre risposte non possono esserlo.


Nicola Bortoli

Direttore Comitato Scientifico AIES – Accademia Italiana Emergenza Sanitaria



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